Pubblicato Martedì 22 giugno 2021

La mindfulness mi ha cambiato la vita a poco a poco, e senza che me ne accorgessi,

La dott.ssa Persico ci racconta il suo incontro con la mindfulness

La mindfulness mi ha cambiato la vita a poco a poco, e senza che me ne accorgessi,

La dott.ssa Angela Persico ad ottobre terrà un corso intensivo di mindfulness
Le abbiamo chiesto di raccontarci come ha incontrato la mindfulness e cosa la rende una pratica così straordinaria:

"Il mio primo incontro con la mindfulness è stato inconsapevole,
si può dire che abbia trovato la consapevolezza nell’inconsapevolezza e, in realtà, è stata la mindfulness a trovare me.

C’è stato un momento della mia vita in cui ho sentito il bisogno di fermarmi, dopo varie vicissitudini personali ho iniziato a “vagare” nel vasto panorama del post-lauream, che in ambito psicologico raggiunge estensioni ampissime, mettendomi alla prova sia come persona che come lavoratrice.

In quel periodo, il modo migliore per trovare la mia strada lavorativa mi era sembrato, sia per attitudini personali che per il percorso universitario svolto, di cimentarmi nella progettazione nel sociale .
La vivevo con entusiasmo, vitalità, passione, mi sentivo utile per il prossimo e per la collettività, anche per me stessa, mi spendevo per rendere, nel mio piccolo, il mondo e la società un posto migliore.

Ma percepivo che mancava qualcosa, e questa percezione si è fatta sempre più vivida quando ho cominciato a sentirmi via via più “scarica”, l’ho scoperto poi, a mancare era la consapevolezza, una mancanza forte tale da non permettermi di raggiungere un equilibrio, la pace interiore e la serenità a lungo termine.

Quando ho scelto di fermarmi, per porre fine a quel vagare confuso e per imboccare un cammino che potesse delinearsi in maniera coerente, non è stato facile, la società non te lo permette, chi ti circonda non te lo permette, vieni travolta da interrogativi altrui, oltre ai tuoi.

La propria vita e si ha il dovere e il diritto di coltivarla con i propri valori, i propri ritmi, le proprie priorità.

E così è arrivata la mindfulness...

La mindfulness è stata una compagna fondamentale alla “mia rinascita”, ma non l’ho riconosciuta subito, mi ha guidato silenziosamente facendo appello all’intuizione e all’ascolto di me stessa: dopo la scelta di fermarmi ha fatto seguito una profonda esplorazione interiore e come alleati avevo quello che era a portata di mano e di gambe, lo yoga, la passione per la ricerca di discipline volte al benessere psicofisico e la natura.

Ho praticato mindfulness passeggiando immersa nel verde, dove portavo attenzione ai suoni e ai colori che incontravo e dove entravo in contatto con la mia interiorità attraverso il silenzio, il “non fare”, cercando un’armonia che unisse l’interno con l’esterno e viceversa, allontanandomi dall’incessante attività mentale, dai pensieri giudicanti.

Ora so che quella era una forma di mindfulness, in quel momento assecondavo semplicemente ciò che emergeva ascoltandomi, utilizzando gli strumenti a cui potevo avere facile accesso.

La mindfulness mi ha cambiato la vita a poco a poco, passo dopo passo e senza che me ne accorgessi, quando me ne sono resa conto la vita era già cambiata, pur rimanendo sempre la stessa, era cambiato il mio modo di vivere la vita.

A livello cosciente, il mio fermarmi era stato orientato nel realizzarmi mettendo a frutto studi e passioni, non riuscivo ad accontentarmi di svolgere per tutta la vita un lavoro finalizzato esclusivamente al guadagno economico, avvertivo l’estremo bisogno che fosse in risonanza con me, con quella che sono, che contribuisse a realizzare il mondo che piaceva a me.

Da sempre appassionata di filosofia e psicologia, volevo sostenere le persone nel ritrovare “la loro bussola” e fornire strumenti che permettessero ad altre di non perderla.

Quando parlo della mindfulness e guido le persone attraverso le relative pratiche mi sento a mio agio, uno stato mai provato prima, so e conosco intimamente quanti benefici possa apportare e perciò ogni volta è sempre grande l’emozione di poterla trasmettere a chi sente di averne bisogno.

La fiducia, la motivazione, l'equilibrio, la chiarezza mentale, la calma interiore e la serenità, sono solo alcuni dei doni ricevuti dalla pratica di questa incredibile disciplina, ad oggi ritenuta scientifica grazie agli innumerevoli studi che ne hanno confermato la validità e l'efficacia.

Perchè la mindfulness è così preziosa?
Ciò che rende preziosa la mindfulness è la sua semplicità, la fruibilità nella routine quotidiana e la connotazione esperienziale che la rende adatta a tutti: entrando in contatto con la propria esperienza personale ci si prende cura di sé in maniera specifica, senza aderire a modelli preconfezionati.

Ognuno nella mindfulness può trovare ciò di cui ha bisogno perché nasce dall’incontro con sé stessi, dove si impara ad ascoltarsi senza giudizio e con accettazione, liberandosi da preconcetti e ritmi deleteri imposti da una società troppo frettolosa e superficiale, che ci vuole omologati a standard che alla lunga possono divenire nocivi per la nostra salute.

Siamo esseri unici e nessuno può sapere meglio di noi ciò che va bene per noi stessi, dobbiamo solo imparare ad individuarlo.

C’è una frase decisamente esplicativa del Buddha storico che racchiude bene quello che possiamo raggiungere con la mindfulness, egli alla domanda postagli su cosa avesse guadagnato dalla meditazione rispose: “Nulla! Ma lasciate che vi dica cosa ho perso…rabbia, ansia, depressione, insicurezza, paura della vecchiaia e della morte”.

Angela Persico,
psicologa clinica e di comunità,
facilitatrice mindfulness, esperta in psicologia della salute e del benessere

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