Pubblicato Mercoledì 7 luglio 2021

Meditazione: perchè è così difficile essere costanti?

Perseverare sul cammino della propria felicità

Meditazione: perchè è così difficile essere costanti?

"Meditare non significa annullarsi o entrare nel vuoto, ma trovare e sostare nel proprio centro che non è passivo ma dinamico. Per questo gli effetti della meditazione vanno ben oltre il rilassamento di quel momento, ma si allargano alla vita di ogni giorno, dalla salute fisica alla propria realizzazione e relazioni"
Con queste parole il dott. Lorenzo Berti, psicologo e psicoterapeuta praticante di meditazione da molti anni, descrive in modo sintetico ma chiaro i benefici della meditazione.

E' fondamentale trasmettere il messaggio principale: la pratica meditativa è qualcosa di estremamente pratico e utile alla nostra vita!

"Prendere confidenza con la propria interiorità e non lasciarsi sopraffare da pensieri ed emozioni negative è un prezioso beneficio che, con una pratica costante (anche di pochi minuti quotidiani) può portare grande miglioramento alla vita di tutti"

La pratica costante è la base per iniziare davvero a sperimentare i benefici della meditazione.
Come accade per tante cose della vita, la perseveranza porta i suoi frutti.

Durante i suoi seminari, il dott. Berti spiega spesso i tanti ostacoli che possono interferire tra noi e la pratica meditativa giornaliera:
- non troviamo il posto adatto
- non è il momento giusto
- sono troppo stanco
- sono troppo nervoso
- c'è troppo rumore

- ho un impegno proprio nell'ora in cui avevo pensato di meditare
- inizio domani

I racconti che facciamo a noi stessi per giustificare l'inadempimento al nostro impegno, possono essere tanti e molto creativi!
E' la resistenza che la nostra mente ci impone: c'è una parte profonda di noi che non vuole iniziare ad esplorare la propria interiorità.
Cosa abbiamo paura di trovarci? Cosa ci frena davvero? Naturalmente le risposte possono cambiare da persona a persona.

Iniziare a comprendere i motivi per cui non riusciamo ad avere una pratica costante nella meditazione, può essere un modo per iniziare a scalfirli e quindi per darci maggiori possibilità di migliorare la nostra costanza.

Un altro elemento che potrebbe bloccare il nostro cammino nella meditazione, può essere il giudizio che diamo a noi stessi e alla nostra pratica:
- non sono abbastanza bravo
- faccio meditazioni troppo brevi, allora meglio smettere
- non evolvo, non miglioro

Sbagliatissimo farsi condizionare da questi "autogiudizi", i quali sono un modo per autosabotarci.
La verità è che desideriamo la realizzazione, la serenità e la felicità ma spesso siamo noi stessi, probabilmente inconsciamente, a impedirci di fare progressi.

Consci che gli ostacoli nelle pratiche di meditazione sono sempre dietro l'angolo, e consci, ancor di più, degli enormi benefici che la meditazione può apportare a noi stessi e agli altri, il "segreto" è: non arrendersi.

Non si arrende nemmeno il Centro Arbor Vitae che periodicamente propone corsi dedicati alla meditazione, sostenendo anche le formazioni dell'Istituto Aletheia. Proprio nei prossimi weekend sono previsti due seminari: uno il 10-11 luglio condotto dal dott. Berti ("La meditazione come cura") e uno il 17-18 luglio condotto dal Ven. Tenzin dedicato alla meditazione buddista.

La meditazione è un "mondo" vasto di conoscenze e pratiche che possono appartenere a diverse tradizioni spirituali.
Ogni persona può esplorare e praticare secondo la "strada" che sente più propria, senza dimenticarci che il fine ultimo, centrale e trasversale a tutte le diverse tradizioni, è la conoscenza di sè, del valore della vita e quindi dell'amore e il rispetto per tutti gli esseri viventi che incontriamo nei nostri giorni.

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