Pubblicato Lunedì 19 aprile 2021

Psicomotricità: combattiamo un mostro che non si vede

Bambini: voglia di agire e di decidere

Psicomotricità: combattiamo un mostro che non si vede

Lo abbiamo già detto: sono tempi duri, per tutti. Per i grandi e per i piccoli che si trovano in un mondo diventato più cupo e incomprensibile.

Ogni persona porta i vissuti di questo periodo dentro di sè e, volendo o non volendo, li esterna nelle attività di ogni giorno.
Abbiamo chiesto alla nostra psicomotricista Marina Cartelli se nel suo lavoro ha notato alcuni cambiamenti che potrebbero essere collegati a questo "tempo pandemico" con tutto ciò che si porta dietro.

La risposta naturalmente è "sì", anche se occorre sempre specificare che "non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo".

"Una delle prime cose che ho notato - spiega Marina - è il diffuso bisogno di 'spingere tanto', anche urlando, c'è molta voglia di agire. Questo si collega ad un anno di non azione, o azioni in qualche modo "subite" cioè "non vissute" a causa delle restrizioni che tutti conosciamo.

Virus è come una bestia immaginaria per un bambino: è qualcosa che non si vede... eppure in base ad essa abbiamo dovuto modificare i nostri comportamenti. Tutto questo si collega a sentimenti di paura e insicurezza.

Spesso mi ritrovo in un gioco simbolico in cui si tratta di combattere il "cattivo di turno" che "non muore mai". Questo è un cambiamento non di poco conto.
E c'è una grande voglia di decidere, molto più evidente del solito.

I bambini più grandi esternano molto di più quello che vivono e allora il gioco diventa più esplicito in cui il mostro è il Covid e noi i guerrieri che dobbiamo combatterlo.

Per quanto riguarda gli adulti, i genitori, ho notato un maggior bisogno di rassicurazione e di maggiore presenza da parte mia, e questo aspetto è fonte di sempre maggiore impegno e motivazione per me"

COSA SI PUO' FARE PER ALLEGGERIRE IL SENSO DI INSICUREZZA DEI NOSRTRI BAMBINI?

"In sala di psicomotricità si fa sempre un lavoro sulla sicurezza perchè c'è sempre tutela e non giudizio, ma fuori di qui si trovano in un mondo esterno in cui è importante che si sentano tranquillizzati.
Ascoltarli e tranquillizzarli sono sempre due buone "carte da giocare", a cui aggiungere attività motoria e una comunicazione dal tono rassicurante"


Per chi volesse informazioni sul servizio di psicomotricità si può contattare la segreteria del centro Arbor Vitae: 0541 24822 - segreteria@centroarborvitae.it


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