Pubblicato Mercoledì 13 ottobre 2021

Non sono mica matto: la sopravvivenza del pregiudizio

Riesci ad immaginarti oltre la paura e la vergogna?

Non sono mica matto: la sopravvivenza del pregiudizio

Una parte di popolazione pensa che andare da uno psicologo o da uno psicoterapeuta sia una "vergogna".
La frase "dallo psicologo? Non sono mica matto" capita ancora di sentirla dire...
Recarsi da un professionista che ci aiuti da un punto di vista psicologico è ancora per molti fonte di disagio psicologico (che può sembrare un paradosso).

Forse il disagio non nasce tanto rispetto al professionista con cui ci andremmo ad approcciare tanto rispetto al fatto che rivolgersi ad esso, è un po' come ammettere: "non riesco a tenere in mano la mia vita. Non riesco a stare bene come vorrei. Non riesco a superare gli ostacoli. Non ho il controllo di ciò che mi accade e che sento".

Non è facile prendere consapevolezza di un disagio che ci frena, ci blocca, ci disorienta, nella vita quotidiana, nel lavoro, nelle relazioni.
Ancora più difficile è "accettare" che il disagio emotivo ci sia senza riuscire neppure ad identificarne la causa.

No, non è facile, ma non c'è nulla di male se questo accade e nulla di male se ce ne accorgiamo, se decidiamo di fare qualcosa, se capiamo che da soli non ce la facciamo. Anzi, è solo un bene.
Il pregiudizio verso la richiesta di aiuto ad un terapeuta in ambito psicologico, probabilmente affonda le radici nel non riuscire o non voler chiedere aiuto nelle difficoltà della vita. Nel percepirsi soli, tanto che a volte si evita di chiedere aiuto anche alle persone che ci sono vicine.

Coloro che hanno studiato e che lavorano in termini di sostegno psicologico, sanno che ci sono delle resistenze nel rivolgersi a loro, hanno approfondito i disagi che si possono vivere e hanno  appreso metodi per poterli superare e per iniziare un cammino di miglioramento della vita dei loro "utenti".

Non ci si stanca mai di dirlo perchè è vero: rendersi conto di avere bisogno di aiuto e condividere questa consapevolezza con altre persone, è il primo passo per riprendere in mano la propria vita.

I motivi del malessere emotivo possono essere mille: una rottura amorosa, problemi sul lavoro, difficoltà familiari, situazioni stressanti, lutti, delusioni, progetti saltati.
Oppure può essere semplicemente un maledetto buco nero che si sente dentro e non si riesce a mandare via.

L'essere umano è una creatura meravigliosa proprio perchè complessa. Esiste la luce della gioia e della soddisfazione ed esiste il buio del dubbio, della delusione e della frustrazione.
Raccontare il proprio disagio, permettere a se stessi di essere ascoltati, è il primo passo fuori da quel buio.

Buon cammino.


Informazioni:
Per esporre la propria situazione o richiedere un primo appuntamento con i professionisti del Centro Arbor Vitae, potete contattare la segreteria: 0541 24822 - segreteria@centroarborvitae.it 
Se volete, potete visitare le pagine dei servizi dedicati al sostegno psicologico (e non solo) a questo link



Ti potrebbe interessare

close