Pubblicato Mercoledì 25 novembre 2020

Violenza sulle donne: un virus che non si ferma

I numeri Istat sono da pandemia. Essere "contro" è un dovere umano.

Violenza sulle donne: un virus che non si ferma

25 novembre, Giornata contro la violenza sulle Donne, dal 1999, ma le ragioni per cui è ufficialmente nata, esistono da molto prima, purtroppo. Quella della violenza sulle donne è una pandemia che contina nei secoli. 
In Italia questa giornata si celebra ufficialmente dal 2005 e l'immagine "simbolo" ci è data dalle scarpe rosse. L'idea ha origine da un'installazione dell'artista messicana Elina Chauvet (che puoi vedere nell'immagine "zapatos rojas"): da una forma d'arte la sua opera si è trasformata  in denuncia contro il femminicidio.

Un filo di oppressione (verabale, psicologica, fisica) corre nelle vite di molte donne, da bambine, da ragazze, da adulte.
Secondo l'Istat il 31,5 per cento delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto violenza fisica o sessuale, a cui si aggiungono le forme di violenza psicologiche e tutti quegli episodi che non vengono denunciati, che rimangono sotto la pelle della società.

Sono un pianto silenzioso, un marchio di vergogna dell'umanità che, per certi versi deve fare ancora tanto per meritarsi davvero l'appellativo di "umana".  E la situazione è peggiorata con l'arrivo del Covid: i
l numero antiviolenza 1522 ha visto un'impennata di chiamate nei mesi del lockdown, tra marzo e giugno 2020 sono state oltre 15 mila, il 119% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Questo ci svela ciò che ormai non è più una novità: la violenza spesso s'insinua tra le mura domestiche, nel nucleo familiare che dovrebbe essere un nido protettivo d'amore, e che invece può diventare un inferno. Il seme della violenza (le cui cause sono da ricercare in pozzi profondi personali, sociali, culturali, ancora molto da indagare) è dentro le persone che abbiamo scelto di amare, anche per questo, spesso, è così difficile denunciarlo.

Ricordiamo che il numero verde nazionale attivo h24 è l'1522, e al relativo sito ci sono pagine che possono essere di aiuto, come quella dedicata ai consigli per difendersi .

Con questo articolo il centro Arbor Vitae vuole in modo semplice ricordare questa giornata ma soprattutto contribuire alla sensibilizzazione a questo tema, che non è astratto o teorico, ma vero, concreto, e prensente in mezzo a noi.
Con i suoi servizi di sosetegno alla persona, i professionisti di Arbor Vitae ogni giorno cercando di fare al meglio il loro lavoro per dare aiuto psicologico, fisico e relazionale a chi si rivolge a noi, consci che non è sufficiente, consci che c'è ancora tanto da fare.






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