Pubblicato Lunedì 28 giugno 2021

Bambini attesi oppure no

La forza delle parole per sentirci amati.
E in arrivo un corso residenziale con Emily Mignanelli

Bambini attesi oppure no

"Credo profondamente nel valore delle parole, il superpotere che a noi umani è stato concesso.
Usiamolo, con parsimonia e saggezza, con oculatezza e maturità, e quando lo usiamo rendiamoci conto che le parole modificano la realtà, la percezione del mondo e di noi stessi.
Un invito consapevole, presente e voluto è un enorme atto di amore che può cambiare completamente la percezione e l’esistenza di chi pensa di esser caduto per sbaglio dal cielo"

E' un estratto dell'articolo della pedagogista Emily Mignanelli in cui esplora la situazione e le "sensazioni" dei bambini che vengono al mondo "non cercati":

"Alcuni arrivano con attesa e gioia, altri sembrano esser lanciati nella mischia in mezzo a gente che sta pogando [...]. Arrivare in questo secondo modo, dà la sensazione a chi cresce dentro quel vestito di essere un incomodo, di aver preso qualcosa che non doveva, di aver rotto delle uova in un pollaio soltanto aprendo la porta, di dover sempre chiedere il permesso e nell’attesa costante di ricevere un’autorizzazione"

Parole "perfette" per descrivere quel mondo che molti bambini vivono: i "non voluti", i "non cercati". Un tuffo di Emily, con la sua scrittura attenta, sensibile, umana, in una fetta di vita che ci riguarda, piccoli o grandi che siamo.

E come si fa a far sentire "voluti" i "non cercati"? (Le virgolette sono d'obbligo), come si fa a far capire loro che sono un dono immenso, e che il loro "essere capitati" è parte di un disegno d'amore che magari non capiamo interamente ma che esiste?

Uno dei suggerimenti di Emily è "cambiare la narrazione", o meglio raccontare la venuta di questi bimbi in modo autentico e responsabile, con parole che trasmettano amore e accoglienza... perchè, giustamente: siamo certi che noi non c'eravamo quando li abbiamo concepiti? Naturalmente è una domanda ironica che vuole porre l'attenzione sulla nostra responsabilità di adulti.

Perchè quando un bambino arriva, dipende comunque da ciò che abbiamo fatto noi.
E lui (o lei) ha il diritto di vivere e crescere sentendo che se lo merita.

Chi vuole può leggersi l'intero articolo al link del suo sito, questo invece voleva essere una finestra aperta sull'argomento, perchè il non sentirsi voluti o accettati, il non sentire che ci meritiamo le cose belle della vita, è una sensazione che in molti vivono, e non solo per ragioni riconducibili alla propria nascita.

Spesso il motivo non è conosciuto ma la risposta non può essere diversa: noi tutti meritiamo di essere al mondo e di persguire la felicità.
Cogliamo l'occasione per segnalare che Emily Mignanelli condurrà un corso residenziale estivo dal titolo Pedagogia Subacquea che si terrà ad Osimo a partire dal 12 luglio.






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