Pubblicato Lunedì 14 marzo 2022

Educazione Steineriana: ascoltiamo le necessità del cuore

Come nacque questa pedagogia e quali sono i suoi concetti centrali?

Educazione Steineriana: ascoltiamo le necessità del cuore

Il 9-10 aprile inizierà il Corso di Pedagogia Steineriana (le iscrizioni sono aperte!) e ci sembra importante pubblicare almeno una introduzione di cosa sia questa Pedagogia così amata e ricercata. Insegnamenti nati nel passato che continuano a tracciare orme per il futuro...

Rudolf Steiner è stato un filosofo e un pedagogista austriaco, conosciuto soprattutto per la filosofia da lui fondata, l’antroposofia che ha come tema centrale l’uomo nel suo percorso spirituale, e per l’introduzione di un nuovo pensiero pedagogico che prende il nome di pedagogia steineriana.

L’antroposofia, o scienza dello spirito è «una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell’uomo allo spirituale che è nell’universo. Sorge nell’uomo come una necessità del cuore, della vita del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore.» Così, nel 1924, Rudolf Steiner descriveva la sua filosofia.

PEDAGOGIA: la crescita e la socialità in una società complessa
Le persone più sensibili sentono la necessità di una pedagogia non “escogitata”, ma basata su un’antropologia vivente, ovvero sulla coscienza delle tappe evolutive che il bambino, poi ragazzo ed infine giovane, attraversa nei primi tre settenni di vita.
La visione del mondo alla base di tale arte pedagogica guarda alla armonica unione delle tre sfere nelle quali operano la scienza, l’arte e la religione, ed alla nascita di una cultura che ponga al proprio centro l’uomo responsabilmente attivo nei tre campi, e non eccessivamente specializzato o scisso.

L’azione pedagogica non vuole pertanto esaurirsi nell’ambito prettamente scolastico, ma prosegue e si amplifica nella vita sociale, perché si propone di formare individui attivi e partecipi alla vita dei propri simili.
Lavora per la vivificazione di una situazione culturale “fredda” ed atrofizzata da una società, nella quale la tendenza ad un eccessivo uso dei mezzi tecnologici tende, paradossalmente, a livellare le individualità.

La cura e lo sviluppo dell’unicità di ciascun essere umano, rispettoso dell’essere proprio ed altrui, apre la strada verso la realizzazione dell’ideale dell’individualismo etico.

UN’IMMAGINE UNIVERSALE DELL’UOMO
La pedagogia Steiner-Waldorf riesce ad essere presente in tutti i continenti e presso tutti i popoli della Terra perché propone un’immagine universale dell’uomo, capace di superare le differenze di etnie, di religioni, di costumi. La libertà di insegnamento che ne sta alla base non vuole essere l’espressione di un libero arbitrio del singolo ma è la risultante di una elaborazione continua, sia individuale che collegiale, delle basi antropologiche e della didattica che da esse consegue.
L’impegno profuso dai partecipanti nel progetto pedagogico diviene l’elemento sostanziale capace di tenere insieme una comunità scolastica nella quale venga preparato il futuro, partendo dalla realtà d’oggi.

Quando nel 1919 Rudolf Steiner pose le basi per la fondazione di una nuova pedagogia, fu per rispondere ad una precisa richiesta d’aiuto, dedicandosi alla formazione del nucleo d’insegnanti della prima scuola Waldorf

I SETTENNI: La pedagogia Steiner-Waldorf riconosce tre fondamentali fasi di sviluppo, o settenni, nelle quali l’educatore ricopre, pur in maniera differenziata, un ruolo fondamentale: dalla nascita a 7 anni, il periodo prescolastico; da 7 a 14 anni, quello del ciclo di base (classi I-VIII); da 14 a 21 anni, quello principalmente della scuola superiore. Ognuna di queste fasi presenta significative e specifiche caratteristiche nella maturazione fisica, psicologica e spirituale dell’essere umano.
Alla nascita, l’Io è attivo soprattutto nella costruzione del corpo fisico. A circa sette anni, alcune delle forze che erano attive alla formazione degli organi, diventano gradualmente superflue per le loro funzioni organiche. Sono perciò disponibili per aiutare la comparsa di una vita interiore individuale e particolarmente per supportare il processo di formazione di immagini mentali, di costituzione della memoria e di creazione delle forze autonome di fantasia, fattori tutti essenziali all’apprendimento. All’arrivo della pubertà, le attività dell’anima, che finora sono state integrate nei processi degli organi fisici e di conseguenza nei processi vitali, iniziano ad emanciparsi. L’Io diviene attivo nell’anima, aiutando il giovane a formulare giudizi, a formarsi dei concetti indipendenti e a dirigere gradatamente il proprio comportamento secondo intenzioni coscienti, motivate da ideali.
(fonte: https://www.educazionewaldorf.it/pedagogia/?pagina=cardini)

IL CORSO: Il Corso di Pedagogia Steineriana che inizierà a Rimini il 9-10 aprile è composto proprio da tre weekend, ognuno dedicato ad un settennio.
La prima data riguarda l’età 0-7 anni, la seconda all’età 7-14 e la terza all’età 14-21 anni (a questo link tutti i dettagli).
Conducono il percorso Ivana Pasolini e Marco Natali, due insegnanti di lunga esperienza che diffondono con passione e motivazione l’insegnamento steineriano presso il mondo adulto desideroso di apprendere conoscenze utili alla crescita di bambini e ragazzi.
E’ possibile iscriversi ad uno o più weekend: 0541 24822 – info@istitutoaletheia.com

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