Pubblicato Giovedì 2 aprile 2020

Quarantena: arte come aiuto e vero sostegno

Prendiamo coscienza e ci rivolgiamo a risorse interiori che ci rendono saldi

Quarantena: arte come aiuto e vero sostegno

Sicuramente non abbiamo mai vissuto un’esperienza tale e al di là di ciò che sappiamo, di ciò che ci viene comunicato dai media, possiamo riconoscere che stiamo vivendo un momento epocale, e possiamo osservare come tutto questo ha infiniti risvolti sul nostro modo di vivere fino ad ora, come un grande effetto domino.

Ci ha portato a rimanere in casa, a stare dentro, a stare con noi stessi, e magari anche ad accorgerci che non sappiamo più stare con noi stessi, ad ascoltare ciò che si muove nell’interiorità. Il mondo fuori un po’ scompare, si affievolisce lasciandoci più forte la sensazione di vivere in una dimensione interiore, in un nostro piccolo mondo dove ciò che è racchiuso nell’anima può cominciare a sussurrare. I sentimenti e le emozioni possono emergere e le parole che ne sgorgano possono farsi udire.

L’arte può essere parte fondamentale di questo processo di presa di coscienza, uno strumento attraverso cui la nostra anima può esprimersi e dialogare. La pittura, l’acquerello in particolare che mi riguarda da vicino, ci aiuta a lasciare fluire le parole che nascono nel profondo dell’interiorità.

Siamo abituati a considerare l’arte come qualcosa che non rientra nella vita quotidiana, a relegarla nel quando c’è tempo, senza renderci conto che proprio l’arte ha in sé tutte le qualità che ci servono ad affrontare i momenti difficili.

Ci dà l’opportunità di esprimerci in tanti modi diversi, in un linguaggio non verbale e convenzionale, impariamo la mobilità di cambiare punto di vista, a cogliere come un’intuizione che la soluzione è sempre a portata di mano e dipende solo dalla nostra capacità di vedere con altri occhi e di avere fiducia.

Se solo ci sganciamo dal pregiudizio di dover essere Michelangelo o Raffaello ed esigere da noi stessi di fare ogni volta un “capolavoro”, avremmo ben chiaro che l’arte è un grande strumento educativo, forgia interiormente, richiede disciplina e un grande ascolto interiore, porta equilibrio in noi.

Calore ed entusiasmo accompagnano l’arte, che ora come non mai si rivelano essere fondamentali per fronteggiare l’ansia e la preoccupazione. Se abbiamo freddo possiamo suscitare calore e se arriva il buio possiamo accendere una luce. Il calore è la forza per trasformare, metamorfosare.
E il nostro calore è la forza motrice indispensabile per lavorare la creta, passa attraverso le nostre mani e rende malleabile un pezzo di creta freddo e inerme, fino a consentirci di plasmarlo e dargli una forma. Lavorare con le mani ci aiuta ad alleggerire la mente, a disperdere i pensieri che gravano e si rincorrono indisturbati.

Ogni attività artistica porta un grande respiro per l’anima, la pittura è l’ingresso nel mondo del colore, dove ogni riverbero diviene sfumatura della nostra anima, e certamente l’uso dell’acqua per l’acquerello consente di sciogliere dolcemente, lasciare scorrere e affidare al foglio i tumulti nei quali siamo immersi.

Possiamo scandire le nostre giornate creando un nuovo ritmo, possiamo fare un esercizio di concentrazione ogni mattina, per mantenere lucidità e essere attivi interiormente. Basta dedicare un momento per ritrarre qualcosa dal vero con la matita, niente di sensazionale, basta un piccolo oggetto che abbiamo sul tavolo della cucina, giorno dopo giorno ci accorgeremo che la nostra capacità di osservazione aumenta, e così anche la capacità di cogliere sempre più dettagli.

Ogni strumento va a rafforzare una parte di noi, ma insieme creano un’armonia.
L’Arte è così un vero sostegno, perché si rivolge a forze e risorse interiori che ci rendono saldi.

Francesca Cantoni, pittrice ed arteterapeuta 
(ai sensi della legge 4/2013)

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