Pubblicato Martedì 27 febbraio 2024

Violenza di genere: prevenzione e rieducazione

Arbor Vitae ospita CIPM per contrastare la violenza di genere. Ce ne parla la Dott.ssa Elena Angelini.

Violenza di genere: prevenzione e rieducazione

Se la violenza di genere viene dalla volontà di controllo, davvero la denuncia è l’unica risposta che si può dare?” 


La Dott.ssa Elena Angelini, criminologa al servizio della comunità riminese presso lo Sportello Prometheus - Antistalking e Antimobbing di Arbor Vitae, si apre al nostro magazine su ciò che ha appreso in quasi un decennio di attività e sulle ultime iniziative intraprese da circa un anno.

Arbor Vitae e lo Sportello Prometheus: un decennio di supporto gratuito

Da quando ha aperto le porte nel novembre 2014, lo Sportello Prometheus presso Arbor Vitae ha fornito supporto gratuito a diverse persone e famiglie in difficoltà.

La Dott.ssa Angelini sottolinea il ruolo essenziale della collaborazione volontaria e professionale con psicologi clinici e avvocati del foro di Rimini.

“Abbiamo ricevuto anche diverse richieste da fuori provincia e fuori regione, o che riguardavano altre tipologie di servizi, che sono state prontamente indirizzate ai rispettivi servizi locali in modo tale da velocizzare la presa in carico e l’avvio delle procedure”.

Dal 2014 - novembre 2022 sono arrivate circa 150 chiamate e altre 150 durante e post pandemia, testimoniano la crescita della gravità delle situazioni.

Chi ha contattato lo Sportello Prometheus

Il servizio ha accompagnato nel tempo tante persone, senza distinzioni di identità di genere, orientamento sessuale, etnia o condizione fisica.

Sono state attivate 43 procedure per tutelare le vittime di stalking e mobbing attraverso supporto psicologico, analisi della situazione e avvio, se necessario, di procedure legali.

Il Protocollo Zeus e la collaborazione con CIPM

Da questa decennale esperienza contro la violenza di genere matura l’esigenza di fare un passo in più, così, quando la Questura di Rimini manifesta la volontà di sottoscrivere il Protocollo Zeus con CIPM (centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali), la Dott.ssa Angelini aderisce all’idea e collabora alla realizzazione della sinergia con Arbor Vitae.

Ma in cosa consiste il Protocollo Zeus? 

Protocollo Zeus” è un protocollo d’intesa in materia di atti persecutori e maltrattamenti, e prevede la collaborazione attiva tra le Questure e il Cipm o altri centri specializzati nel contrasto della violenza.

Il “Protocollo Zeus” viene attivato nei confronti di un soggetto maltrattante o di uno stalker nel momento in cui si rende protagonista di un comportamento che potrebbe sfociare in violenza, ma non è ancora un reato.

La questura emette un ‘ammonimento’, una sorta di ‘cartellino giallo’: si intima all’uomo violento di interrompere qualsiasi forma di comportamento aggressivo, non solo fisico ma anche verbale o qualsiasi agito persecutorio. 

Al contempo lo si invita a seguire un percorso trattamentale di recupero e di riflessione sulle condotte molestie a cura di un team di professionisti presso un CIMP, ossia un centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali.

La Questura di Rimini ha individuato la sinergia tra CIPM ed Arbor Vitae come Centro/Servizio specializzato, idoneo ad esplicare sul territorio adeguati e mirati interventi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza domestica o di genere.

L'efficacia dell'ammonimento del Questore

I soggetti violenti sono raggiunti a casa dal provvedimento di ammonimento del Questore, vengono chiamati in questura per ricevere un “ordine” di interrompere le violenze, dell’autorità di pubblica sicurezza.

Non si tratta di una denuncia/querela, non è penale, è amministrativo: diventa penale solo se il soggetto viola l’ordine. 

“I dati parlano abbastanza chiaro. L’ammonimento del Questore funziona e se non dovesse funzionare, come è successo anche a Rimini in un caso questa estate, è previsto l’arresto immediato”.

Il Protocollo Zeus funziona?

Il protocollo quindi a cosa serve, se già l’ammonimento funziona? 

Le statistiche relative alle altre province sul territorio italiano, in cui il Protocollo Zeus è già in vigore, testimoniano un calo delle recidive da parte di chi ha iniziato il percorso. 

“Il trattamento è intrapreso solo su base volontaria del maltrattante, non è obbligatorio, non è premiante, è gratuito e viene garantito l’anonimato. 
E’ un modo di fare prevenzione sul territorio attraverso l’esposizione e il superamento delle ragioni psicologiche, ma soprattutto socio-culturali che auto-giustificano i comportamenti violenti”.

CIPM ed Arbor Vitae

Arbor Vitae si è reso disponibile ad ospitare tanto nella sua sede di Rimini che nelle altre sedi territoriali, l’attività proposta dalla Dott.ssa Angelini attraverso il CIPM - Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, che è tra i massimi esperti di trattamento delle persone violente ed ha definito il percorso di trattamento criminologico rivolto agli utenti ammoniti per violenza di genere.

Come per tutti i servizi specialistici, gli incontri avvengono sempre in locali predisposti a tutelare l’anonimato e la privacy degli utenti.
Questa sinergia con CIPM pone Arbor Vitae in stretta continuità ed integrazione con la rete dei servizi a contrasto della violenza di genere orientati al supporto alle vittime e alla prevenzione delle recidive nella provincia di Rimini.

A chi è rivolto

Gli incontri possono essere prenotati dagli utenti che li richiedono, oppure che vengono inviati da altri servizi sul territorio o che ricevono l’ammonimento del Questore. L’accesso avviene tramite chiamata la numero 366 123 6464 con la quale è possibile richiedere appuntamento e informazioni sul servizio.

Chi sono  e cosa fanno i professionisti?

I professionisti di Rimini, coordinati dalla Dott.ssa Angelini si avvalgono dell’indirizzo di CIPM per la supervisione e direzione organizzativa, la ricerca sul campo e il monitoraggio dei dati, interfaccia territoriale e nazionale, nonchè la programmazione di eventi formativi ad Arbor Vitae.

I professionisti, supervisionati dal CIPM, sono in possesso di una formazione specifica sul fenomeno della violenza di genere e sui modelli di intervento più efficaci per favorire il cambiamento e offrono servizi criminologici e trattamentali senza essere terapie obbligatorie. L'obiettivo è promuovere il cambiamento attraverso la consapevolezza.

Quindi si tratta di: “Terapia sanitaria? Psicoterapia di coppia e mediazione famigliare?”

La dottoressa Elena Angelini ribadisce: “Assolutamente no. Lavoriamo con la persona per far maturare la consapevolezza di aver agito con comportamenti violenti, della necessità di intraprendere un percorso di trattamento in cui il comprendere le dinamiche della violenza e l’impegno alla cessazione dei comportamenti violenti sono l’obiettivo primario.”

Solo se nei colloqui con la persona emergono esigenze ulteriori vengono attivati altri servizi: non è psicoterapia, ma spinta al cambiamento.

Un percorso di cambiamento

Attualmente, dalla firma del Protocollo Zeus tra il CIPM e la Questura di Rimini, una percentuale molto bassa delle persone ammonite ha aderito al percorso, ma chi ha aderito ha scelto CIPM ad Arbor Vitae: un setting accogliente, riservato e non giudicante, personale e professionisti qualificati.

“Facciamo sentire la persona un soggetto del cambiamento, non l’oggetto di una terapia non richiesta”. Conclude Angelini.
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