Dott.ssa Indino Valentina

Psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Laureata in Psicologa Clinica e di Comunità (laurea quinquennale) si è successivamente specializzata conseguendo la Lode presso la Scuola di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale di Padova (CBT); Socia A.I.A.M.C. Associazione Italiana di Analisi del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva. Esegue terapia individuale, di coppia e consulenze. Gli ambiti di intervento clinico riguardano prevalentemente disturbi d’ansia (fobie specifiche, disturbi da attacchi di panico, disturbi psicosomatici), disturbi depressivi, disturbi sessuali, disturbi del sonno, disturbi dell’identità di genere, dipendenze patologiche adottando un modello cognitivo - comportamentale e dando priorità alla relazione con il paziente. Ha sviluppato inoltre un approccio per il trattamento della fibromialgia, integrando tecniche cognitive con training di rilassamento. È docente di comunicazione e assertività.
Modello cognitivo comportamentale
Il modello cognitivo-comportamentale ipotizza che alla base dei disturbi psicologici o sensazioni di malessere ci siano pensieri distorti che producono determinate emozioni, sensazioni fisiche o comportamenti. In alcuni casi infatti, il pensiero distorto e disfunzionale può portare allo sviluppo di circoli viziosi che mantengono la sofferenza del paziente nel tempo. La terapia cognitivo-comportamentale, interviene sui pensieri automatici negativi, sulle convinzioni e sugli schemi cognitivi disfunzionali al fine di regolare le emozioni dolorose, interrompere i circoli viziosi che mantengono la sofferenza nel tempo e creare le condizioni per risolvere il problema.
Caratteristiche Psicoterapia cognitivo-comportamentale:
· è fondata scientificamente; Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale nel trattamento della maggior parte dei disturbi psicologici, tra cui la depressione maggiore, il disturbo di panico, la fobia sociale, il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi dell’alimentazione. Altre ricerche condotte sia a livello nazionale (es. Istituto Superiore della Sanità) che internazionale (es. Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno dimostrato che la psicoterapia cognitivo-comportamentale ha un’efficacia maggiore o pari agli psicofarmaci nella cura di molte patologie psichiatriche. Se paragonata agli psicofarmaci, inoltre, ricorrere a un terapeuta cognitivo-comportamentale risulta essere più utile nella prevenzione delle ricadute.
· è centrata sul problema attuale; Lo scopo della terapia è la risoluzione dei problemi attuali del paziente. il terapeuta cognitivo-comportamentale pone la sua attenzione su ciò che nel presente contribuisce a mantenere la sofferenza, pur considerando gli eventi passati e le esperienze infantili come utili fonti d’informazione circa l’origine e l’evoluzione dei sintomi.
· è basata sulla collaborazione attiva tra terapeuta e paziente; Terapeuta e paziente collaborano attivamente per capire il problema e sviluppare delle strategie adeguate a padroneggiare la sofferenza generata dal disturbo.
· mira a far diventare il paziente terapeuta di se stesso; Il terapeuta istruisce il paziente sulla natura del suo disturbo, sul processo della terapia e sulle tecniche cognitive e comportamentali. L’acquisizione delle abilità di gestione delle emozioni dolorose permette al soggetto di beneficiare del trattamento anche dopo la conclusione della terapia.

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