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Immunologia e Allergologia

IMMUNOLOGIA
La visita immunologica è rivolta al paziente affetto da malattie caratterizzate da un’alterazione del sistema immunitario quali malattie autoimmuni, malattie autoinfiammatorie, immunodeficienze e malattie allergiche. Il medico, dopo la visita clinica, prescrive gli esami più utili alla diagnosi della malattia e pianifica la cura più adatta al caso.
La struttura di Immunologia è dedicata alla diagnosi, al trattamento e al follow-up delle immunodeficienze primitive. Fornisce assistenza in regime ambulatoriale e di Day Hospital ai pazienti inviati da pediatri di base, pediatri ospedalieri o altri specialisti e in particolare assiste i pazienti cronici garantendo la valutazione da parte di più specialisti, una riabilitazione fisioterapica respiratoria e motoria a seconda delle necessità e un supporto piscologico ai pazienti e ai loro familiari; consente la somministrazione di terapia sostitutiva con immunoglobuline, di terapia antibiotica e di tutte le altre terapie di supporto necessarie ai bambini con immunodeficit. Oltre alle immunodeficienze, si occupa anche di malattie autoimmuni e sindromi autoinfiammatorie.
Un’altra delle principali attività riguarda le vaccinazioni: il servizio offre consulenze nel caso di pazienti affetti da patologie complesse o appartenenti a categorie a rischio ed eroga le vaccinazioni in ambiente protetto.
Infine il servizio fornisce consulenza e assistenza ai bambini ricoverati nel sospetto o con diagnosi di immunodeficienza.
A cosa serve la visita immunologica?
Le malattie di area immunologica sono una famiglia molto numerosa di patologie in cui il sistema immunitario normalmente programmato per difendere l’organismo dall’aggressione di agenti patogeni esterni, come virus e batteri, per difetti di natura genetica o ambientale si rivolge contro lo stesso organismo portando a una progressiva degenerazione dei tessuti e degli organi.
La visita immunologica è il primo passo per l’analisi dei meccanismi immunitari del paziente e per accertare l’origine immunologica di sintomi quali dolore o eruzioni cutanee e quindi diagnosticare patologie quali artrite reumatoide, psoriasi e artrite psoriasica, gotta, sindrome di Reiter, febbre reumatica, le altre malattie sistemiche autoimmuni, in forte crescita in questi anni, come Sclerosi sistemica, lupus eritematoso sistemico (LES), sindrome di Sjögren, connettiviti, cirrosi biliare primitiva.
Fanno parte anche dell’oggetto di studio e cura dell’immunologo il fenomeno di Raynaud, la sclerodermia, le arteriti e vasculiti, come l’arterite di Horton, la malattia di Behçet, l’arterite di Takayasu.
Come si svolge la visita immunologica?
Il paziente viene visitato dall’immunologo e dal suo staff sanitario per raccogliere il maggior numero di informazioni sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, assunzione di farmaci.
Lo specialista procede poi a una visita clinica che può durare tra 30 e 40 minuti durante la quale procede alla palpazione dell’addome, all’auscultazione del cuore, alla misura della pressione. In conclusione prescrive gli accertamenti da eseguire per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici (esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici), test genetici o quelli specifici per la ricerca degli autoanticorpi coinvolti nel meccanismo autoimmunitario.
ALLERGOLOGIA
La visita allergologica serve per valutare la possibile natura allergica di sintomi come prurito agli occhi o in altre parti del corpo (orticaria, eczema), difficoltà respiratoria (rinite, asma bronchiale), mal di testa, disturbi gastrointestinali, etc.
Dopo la raccolta delle informazioni sulla storia e lo stile di vita del paziente (ereditarietà familiare per allergie, alimentazione, vizio del fumo, consumo di alcol, frequenza di attività fisica, tipologia di impiego, assunzione di farmaci ecc.), la visita prevede la visione di eventuali esami medici già effettuati e l’esecuzione di alcuni test. I principali sono:
● il Prick test, che consiste nell’iniettare nella pelle una piccola quantità di sostanza allergenica; se dopo circa venti minuti la zona si gonfia, si arrossa o si scalda, significa che l’organismo è sensibile all’allergene (questa sensibilità non è tuttavia sempre corrispondente a un’allergia);
● il test di provocazione, che prevede l’applicazione diretta dell’allergene a livello oculare, nasale e bronchiale e nella valutazione della risposta dell’organismo;
● il Patch test, che consiste nell’applicazione sulla pelle di cerotti contenenti estratti allergizzanti;
● il RAST test o test di radio-allergo-assorbimento, che ricerca nel sangue specifici anticorpi (le IgE, o immunoglobuline E).
A cosa serve la visita allergologica?
Lo scopo della visita allergologica è di impostare gli accertamenti utili per identificare l’allergene responsabile del disturbo e stabilire il trattamento più idoneo. Essa può anche essere impiegata per monitorare l’eventuale evoluzione di un’allergia già diagnosticata.
Sono previste norme di preparazione?
Almeno cinque giorni prima della visita è opportuno non assumere antistaminici e, se il sintomo è una forma di dermatite, si consiglia di evitare l’uso di cortisonici nelle due settimane precedenti l’esame.
Inoltre, il giorno della visita il paziente deve portare con sé tutta la documentazione relativa al problema allergologico, gli ultimi esami del sangue, l’elenco dei farmaci che assume.
Richiedi informazioni o un appuntamento in segreteria.
Numero fisso: 0541 24822 - Whatsapp: 328 9733044 - Email: segreteria@centroarborvitae.it
Il servizio è attivo presso la sede di Rimini.